Il 22aprile si è celebrato l’ Earth Day, la giornata mondiale della Terra, che si festeggia ormai da 50 anni.

Sono tantissime le considerazioni, i bilanci, le riflessioni, le conquiste, gli sbagli di cui scrivere e parlare; non starò di certo qui ad elencare i danni causati dall’inquinamento ambientale al cielo, al suolo e all’acqua, ma vorrei solo fare un piccolo regalo alla festeggiata, perché effettivamente, a pensarci bene, anche io partecipo al suo compleanno come una gradita invitata.

Il pigro

Seguiteranno a viaggiare
tra gli astri oggetti metallici
con dentro uomini stanchi,
violenteranno la luna
aprendovi farmacie.

E’ il tempo dell’uva piena
e il vino comincia a vivere
tra le montagne e il mare.

In Cile ballano le ciliege,
cantano le ragazze brune,
l’acqua nelle chitarre luccica.

Il sole bacia ogni porta
e col grano fa miracoli.

Il primo vino è rosato,
dolce come un bimbo tenero;
il secondo vino è robusto
come voce di marinaio;
e il terzo vino è un topazio,
un papavero e un incendio.

La mia casa ha mare e terra,
la mia donna ha grandi occhi
color nocciola selvatica,

quando si fa notte il mare
si veste di bianco e di verde,
e la luna tra le schiume
sogna come una sposa marina.

Non voglio cambiare pianeta.

Pablo Neruda