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PERGOLA
  • Marzo 04 2021|
  • 0 comments |
  • Category : Filosofia Noja , Per saperne di più , Senza categoria

“Trasferirsi da una metropoli come Roma a un paesino dell’entroterra marchigiano non è facile”…“Abbandonare la comodità e i ritmi della città per fare un grosso salto nel buio è da pazzi e incoscienti”…“La campagna è bella ad agosto quando vai in villeggiatura un paio di settimane, ma di inverno e quando ci devi lavorare è tosta”

Quante volte abbiamo sentito queste frasi da chi, in modo affettuoso, voleva metterci in guardia; noi ascoltavamo e comprendevamo le loro argomentazioni, ma eravamo convinti che stavamo facendo la scelta giusta…

Lo sapevamo. Punto e basta.

Abbiamo la fortuna di essere entrambi legati a queste terre, quello che è difficile far capire agli altri, per noi si sintetizza in una vecchia foto, in un profumo, in un sapore.

Avevamo paura, certo, ma era arrivato il momento di scegliere la nostra strada, di essere protagonisti del nostro destino, consapevoli che non si sarebbe più tornati indietro e che aspettare ancora avrebbe significato rinunciare al nostro sogno e trovarsi dopo qualche anno pieni di rimpianti, di “come sarebbe stato se…”

Sono passati quasi 2 anni e non ce ne siamo neanche accorti, presi dai tanti impegni che la vita in campagna ti dà e dallo sviluppo di nuove idee e progetti.

Sapete qual’è la cosa più bella?

La sensazione che queste colline, che ci hanno visto nella pancia delle nostre mamme, crescere e diventare genitori, ci hanno sempre aspettato, perchè sapevano che prima o poi saremmo diventati parte di loro, saremmo diventati nojà…

Secondo noi “trasferirsi da una metropoli come Roma a un paesino dell’entroterra marchigiano non è stato facile, ma bellissimo”.

Vedendo questo video, forse, capirete anche voi cosa intendiamo…


AFORISMA DI HENRY FORD
  • Febbraio 17 2021|
  • 0 comments |
  • Category : Filosofia Noja , Per saperne di più , Senza categoria

Dopo il proverbio contadino stamattina mi è capitata di leggere questa su un post di Facebook: 

“Mettersi insieme è un inizio. Stare insieme e un progresso. Lavorare insieme e  un successo”

 Verissima frase di Henry Ford!

Io vorrei tanto dire al Signor Ford che quello che ha pronunciato è toccante, e calza a pennello soprattutto per tutti quelli che, come me e Luca, sono riusciti orgogliosamente a costruire: una relazione duratura, una famiglia, un cambiamento di stile di vita, ma anche un lavoro.

Non è assolutamente scontato scommettere su sé stessi e costruire un progetto intorno ad un piccolo seme; c’è anche da aggiungere, caro signor Ford, che non è sempre facile lavorare insieme, quando il posto di lavoro è lo stesso, le decisioni vanno prese all’unisono, e confrontarsi è spesso motivo di discussione.

E siccome nojàltri siamo due testardi, a volte prendere una decisione insieme sembra scalare una montagna insormontabile.

Ma se dal 2013 ad oggi siamo ancora fortemente convinti di quello che stiamo facendo e abbiamo tante idee e nuovi progetti, vuol dire che qualcosa che somigli ad un successo c’è…


PROVERBIO CONTADINO
  • Febbraio 05 2021|
  • 0 comments |
  • Category : Filosofia Noja , Per saperne di più , Senza categoria

“Sotto la neve pane, sotto la pioggia fame” è un proverbio contadino che non conoscevo e mi è piaciuto da subito. Qui si usa frequentemente nel periodo invernale ed è di buon auspicio pensando alle previsioni meteorologiche che ci informano sull’eventuale possibilità di nevicate.

Ma perché sotto la neve pane? Sotto la neve, le piccole piantine di grano e farro, si addormentavano a dicembre e si svegliavano, pronte a ripartire di nuovo, alla fine dell’inverno, con l’arrivo delle prime rondini.

Mentre la pioggia, a volte troppo violenta, affonda, affoga e inghiottisce i semi facendoli marcire a causa di muffe e funghi, la neve, come una coperta, protegge dal gelo e custodisce il seme preservandolo fino all’arrivo della primavera, per poi esplodere in estate e diventare pane.

Inoltre ha anche un effetto purificatore, in tutti i sensi! Già si capisce dal bianco immacolato con cui si mostra. Non a caso i bambini si divertono così tanto nella neve: è il loro ambiente ideale, poiché ancora vicini alla purezza.

Pulisce l’aria da sostanze inquinanti meglio della pioggia, ma è proprio a livello bioenergetico che la neve porta vibrazioni di purezza a cui è difficile sottrarsi. Di purezza ne abbiamo davvero bisogno, soprattutto se si vive in una città molto trafficata.

Riguardo alla natura invece la neve che si accumula sulle montagne rappresenta una delle maggiori riserve d’acqua potabile sia per l’uomo che per gli animali. Una volta depositata funge da coperta, proteggendo dal gelo le specie vegetali e, dato che è ricca d’aria al suo interno, è considerata un materiale isolante.

E poi quale migliore paesaggio da ammirare in inverno se non quello delle vette bianche che brillano con la luce del sole!?!

Insomma tanti benefici anche per la nostra anima.


FACCIAMO DUE CONTI?(#2)
  • Gennaio 25 2021|
  • 0 comments |
  • Category : Filosofia Noja , Per saperne di più , Senza categoria

Argomento farina: qual’è il prezzo medio di una farina acquistata al supermercato?€ 1/kg?

Una farina di granI antichi macinata a pietra costa, in genere, tra i 3€/kg. e 4€/kg.

La differenza, quindi, sono 2 o 3 €/kg.

La domanda è: con un kg. di farina nell’impasto quanto pane/pizza/pasta in casa posso fare?

Secondo la nostra esperienza, ci possono mangiare almeno 4/5 persone.

La differenza, in questo caso, è tra i cinquanta e sessanta centesimi a persona.

Vi rendiamo il discorso ancora più interessante…

Una caratteristica fondamentale delle farine di grani antichi è che sono un po’ come lo zafferano: hanno il pregio di avere sapori molto più caratteristici e spiccati rispetto agli altri grani, quindi ne basta una piccola quantità per dare un aroma unico all’impasto.

Oppure, avendo una bassa quantità di glutine, hanno la necessità di essere miscelate con altre farine per ottenere prodotti più lievitati.

Per questi motivi, spesso vengono usate in una percentuale che va dal 30 al 40% negli impasti; torniamo a fare un po’ di calcoli?

1 KG. DI IMPASTO CON FARINA “DA SUPERMERCATO”: € 1

1 KG. DI IMPASTO UTILIZZANDO 70% DI FARINA “DA SUPERMERCATO” + 30% DI FARINA DI GRANI ANTICHI: € 1,00*0,70 + € 4,00*0,30 = € 1,90

DIFFERENZA (su 1 kg. di impasto): € 1,90 – € 1,00 = € 0,90

DIFFERENZA (a persona) = € 0,18

Non crediamo serva aggiungere altro…

Per chi preferisce i grani tradizionali (grano duro, grano tenero) suggeriamo, ovviamente, di utilizzare farine biologiche rispetto a quelle industriali, ma anche quelle avranno un prezzo differente.

Per gli addetti ai lavori (ristoratori, fornai, pasticceri), ovviamente, il discorso è ancora più semplice, perché hanno accesso a questi prodotti a costi più ridotti, utilizzano quantità maggiori (provate a fare i calcoli per la farina su 10 kg. di impasto, invece che su 1 kg….) ed hanno la possibilità di ricaricare sul prezzo finale (siamo certi che non perderebbero molti clienti se aumentassero i prezzi delle loro portate di 50 centesimi…vi è mai capitato di andare in pizzeria e leggere tra le varie opzioni la possibilità di scegliere un impasto integrale o con grani macinati a pietra con un sovrapprezzo di €0,50/€1?)

Al termine della lettura di questo articolo, ognuno è libero di fare le considerazioni che ritiene più opportune, ma quella più importante è che se pagate poco un prodotto, vuol dire che nel corso della filiera qualcosa è stato tolto o sottostimato: potrebbe essere il prezzo del grano che viene pagato all’agricoltore, o la manodopera, o la bassa qualità della materia prima.

Con questo articolo, vogliamo solo aiutarvi a comprendere l’incidenza reale che ha un prodotto artigianale, derivante da grani antichi coltivati in regime biologico, sulle nostre tavole, sulle portate servite in un locale, o su un pane o una pizza venduto in un forno: al termine della lettura, probabilmente qualcuno sarà rimasto della sua idea iniziale, ma magari qualcun altro vedrà le cose con un’ottica diversa e avrà cambiato opinione.

Noi, a prescindere, rispettiamo tutte le considerazioni, abbiamo letto tanti articoli e studi su questi argomenti, e molte volte ci siamo confrontati con chi non la pensa come noi; non ci erigeremo mai a paladini e difensori di un credo, perché siamo consapevoli che nella nostra società vivono tante realtà, ed ognuno può avere le giuste motivazioni per fare una scelta piuttosto che un’altra.

E comunque siamo a vostra disposizione per domande ed opportunità di confronto.


FACCIAMO DUE CONTI?(#1)
  • Gennaio 18 2021|
  • 1 comments |
  • Category : Filosofia Noja , Per saperne di più , Senza categoria

“La pasta artigianale costa troppo, con un pacco della vostra farina ce ne compro quattro al supermercato, ho paura che la mia clientela non capisca questi prodotti”

Tante volte abbiamo sentito queste considerazioni da parte degli utenti finali e dei ristoratori…

Facciamo una premessa: non pretendiamo di fare i conti in tasca a nessuno, ognuno è libero di scegliere cosa acquistare e mangiare, e comprendiamo chi, soprattutto in un momento difficile come questo, fa altre scelte.

Detto questo, passiamo agli aspetti “matematici”.

Argomento pasta: quanto costa una pasta industriale acquistata al supermercato?€ 1,50/kg?

Una pasta artigianale, acquistata da un piccolo produttore, indubbiamente costa molto di più, in media €7/kg.

Analizziamo quanto questo sovrapprezzo incide su una porzione di pasta, diciamo 100 gr.:

PASTA INDUSTRIALE: € 1,50*0,100 = € 0,15

PASTA ARTIGIANALE: € 7,00*0,100 = € 0,70

DIFFERENZA (su 100 gr.): € 0,70 – €0,15 = € 0,55

La domanda che dovremmo farci, quindi, dovrà essere: sono disposto a pagare € 0,55 in più per un piatto di pasta che ha queste caratteristiche?

  1. conosco la provenienza del grano;
  2. ho la certezza che su quel grano non sono state usate sostanze chimiche e/o veleni;
  3. prima di essere macinato, vengono selezionati solo i chicchi integri al 100%;
  4. dopo essere stata macinata, la farina viene conservata in ambienti in cui viene continuamente monitorata la temperatura e il tasso di umidità, per mantenere alto il livello di qualità ed evitare la nascita di insetti all’interno delle confezioni;
  5. il processo di pastificazione viene svolto utilizzando delle trafile al bronzo, che mantengono le caratteristiche organolettiche e nutrizionali del grano e permettono al prodotto finale di assorbire meglio i condimenti (provate a mettere a fianco un rigatone trafilato in teflon con uno trafilato in bronzo);
  6. i processi di essiccazione vengono studiati e provati per ogni singolo formato, e vi garantiamo che non si trova il risultato voluto al primo tentativo;
  7. l’essiccazione è molto lenta (dalle 30 alle 36 ore a seconda del formato) e bassa temperatura, per garantire alla pasta sia migliore qualità nutrizionale che migliore gusto e struttura; 
  8. il confezionamento viene fatto a mano (nel caso delle nostre tagliatelle i “nidi” vengono fatti, uno per uno, da due persone);
  9. vengono lavorate semole derivanti da grani che hanno un glutine meno tenace e tollerato dal nostro organismo, che significa azzerare i problemi di digestione e ridurre altre patologie (diabete, colesterolo, problemi cardiovascolari);
  10. È PIÙ BUONO.

L’argomento farina lo tratteremo nel prossimo articolo…


DISTRETTO BIOLOGICO TERRE MARCHIGIANE
  • Gennaio 11 2021|
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Il 30 dicembre 2020 potrebbe essere una data storica.

Ad Orciano di Pesaro, presso la sala consiliare del Comune di Terre Roveresche, infatti, si è costituito il Distretto Biologico Terre Marchigiane, un progetto proposto da Anabio Marche che coinvolge le aziende biologiche di 13 comuni marchigiani nato con lo scopo di partecipare ai bandi europei e intercettare i finanziamenti finalizzati all’incentivazione delle attività legate all’agricoltura, alla ricettività di tipo agrituristico, alla trasformazione, valorizzazione, promozione e commercializzazione dei prodotti dell’enogastronomia locale.

L’obiettivo dell’associazione è valorizzare e promuovere in ambito nazionale ed internazionale il territorio marchigiano, con particolare attenzione all’agricoltura biologica.

In termini pratici, le azioni principali saranno:

  • la promozione di sementi autoctone e tecniche agricole resilienti ai cambiamenti climatici con possibilità di scambio tra agricoltori delle loro sementi;
  • la creazione di filiere e la partecipazione a mercati locali, specialistici e di quartiere;
  • lo svolgimento di attività di ricerca (in collaborazione con istituti scolastici, università, centri di ricerca ed enti pubblici e privati);
  • la divulgazione e formazione riguardanti l’agricoltura biologica;
  • la promozione di collaborazioni e sinergie dirette a favorire la valorizzazione della biodiversità, il consumo consapevole e la sana alimentazione.

Nojà, con orgoglio, è tra i soci fondatori dell’associazione, siamo convinti che unendo le forze con altre aziende che condividono i nostri stessi principi potremo diffondere un messaggio che ripetiamo da tempo e, piano piano, si sta diffondendo sempre di più:

“ABBIAMO UNA GRANDE RESPONSABILITA’ QUANDO MANGIAMO…LA DIFFERENZA FONDAMENTALE TRA ALIMENTARSI E NUTRIRSI DEVE DIVENTARE UNA SCELTA CONSAPEVOLE CHE SI RIPERCUOTE SU NOI STESSI E LE NOSTRE FAMIGLIE, SULL’ECONOMIA, SULL’AMBIENTE E SULL’AGRICOLTURA…

…IL NOSTRO PIATTO RAPPRESENTA IL MONDO. LA MANO CHE GUIDA IL CIBO ALLA BOCCA RAPPRESENTA LA NOSTRA COSCIENZA, PERCHE’ TRAMITE ESSA SCELGIAMO DI PORTARE SALUTE O NO AL NOSTRO ORGANISMO.”


REA
  • Dicembre 08 2020|
  • 0 comments |
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Una parola unica che racchiude più significati, mi ha dato l’input per la scelta del nome della nostra prima birra.

“REA SILVIA”, madre di Romolo e Remo, che hanno dato inizio alla storica leggenda di Roma, per passare alla traduzione dal greco antico del vocabolo “REA”, che significa “scorrere”, ma anche “ruscello, corrente”.

Quindi, penserete, cosa c’entrano questi due fattori nella scelta del nome?

REA Silvia e` il nome della madre di Romolo e Remo, i gemelli che secondola leggenda hanno fondato Roma.

REA, in greco antico, significa “scorrere,ruscello, corrente”.

Una piccola parola, che collega le nostre origini con il nostro presente; un omaggio a Roma, la nostra amata città natale, e a Pergola, piccolo borgo marchigiano in cui sgorga la bellissima cascata di Valrea, situata nella frazione dove attualmente viviamo e gestiamo la nostra azienda agricola.

Forse un piccolo segno del destino…

“Tutti abbiamo bisogno di credere in qualcosa: io credo che tra poco mi farò una birra…” (Homer Simpson)

REA, nata dall’unione della purezza dell’acqua del Monte Catria e del sapore unico del grano khorasan, il grano coltivato dagli antichi egizi

UN CHIODO FISSO
  • Dicembre 01 2020|
  • 0 comments |
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La sua idea iniziale era quella di mettersi a fare la birra.

Luca è stato sempre un amante e un appassionato di quelle artigianali, mi ricordo che il box auto della casa di Roma era pieno zeppo di vecchie bottiglie di birra, una diversa dall’altra, e quando gli chiesi cosa ci dovesse fare con tutte quelle bottiglie mi rispose: ”le conservo, così se un giorno riuscirò a fare una birra tutta mia saprò quale bottiglia scegliere”.

E così, circa 5 anni fa, quando qui in azienda si coltivava il farro e lo si vendeva solo all’ingrosso, ci siamo messi alla ricerca di tutte le informazioni possibili e utili per capire se fosse stato possibile realizzare un birrificio tutto nostro, anzi suo direi; non avevamo ancora un’identità, una spina dorsale ben formata, anzi eravamo ancora lontani da tutto quello che sarebbe stato e da Pergola stessa. 

Ma creare un birrificio, nelle condizioni in cui ci trovavamo allora, era veramente complicato, ci eravamo un pò demoralizzati e presto l’idea fu accantonata.

Anche se quel desiderio non è mai andato via. 

Stava lì, in un angolo della mente, e ogni tanto si ripresentatava silenzioso, fino a quando si è trasformato in idea e poi in sperimentazione; una sfida per lui, un piccolo progetto nel progetto che ti porta ad arricchire il proprio orgoglio, e la consapevolezza che se desideri veramente qualcosa il tuo pensiero se ne convince, e tutto si muove affinché diventi realtà.

Così, una sera d’estate, seduti fuori casa, mi dice: “HO AVUTO UN’IDEA!”

E abbiamo iniziato a studiare…

Ora, con orgoglio, possiamo dire che siamo tra i primi in Italia a produrre birra a base di grano khorasan.

Il suo nome è…

…ne parleremo nei prossimi articoli…


CAMBIO DI ABITO
  • Novembre 24 2020|
  • 1 comments |
  • Category : Filosofia Noja , Per saperne di più , Senza categoria

Ad aprile scrissi un articolo nel quale raccontavo che stavamo pensando ad un nuovo vestito, fatto su misura, per le confezioni della pasta. 

Finalmente ci siamo! 

Sono stati mesi in cui abbiamo immaginato e ricercato quei particolari essenziali ma ricchi del significato di Nojà.

Trovare le parole giuste, i segni e i disegni che meglio rappresentano il nostro mondo, la nostra etica e filosofia di vita, non è stato facile, ma neanche difficile, visto che basta uscire dalla porta di casa e ammirare tutto quello che ci circonda.

Nel nuovo packaging dei nostri prodotti abbiamo scelto delle illustrazioni prese da un libro del ‘500, raffiguranti gli elementi della natura che ci circondano, che vediamo ogni giorno, dalla chiocciola, alla mela, al guscio della noce, alla libellula, ai fiori.

Ci piace l’idea che porteremo un po’ di noi nelle vostre case, che anche voi possiate vedere quello che ci circonda tutti i giorni.

Un ringraziamento speciale è per il gruppo che ci ha seguito in questo nuovo progetto, in particolar modo a Massimiliano e Monica, che avranno bisogno di una lunga vacanza dopo esserci stati dietro tutti questi mesi!


PROGETTO AGRICOLO
  • Novembre 16 2020|
  • 1 comments |
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Una frase di un libro di qualche anno fa che mi è capitato di rileggere, ha prodotto un pensiero dritto al cuore. 

La frase fa esattamente così: “Fare una famiglia non è un sogno. Le famiglie si dovrebbero fare per condividere con qualcuno che si ama il proprio sogno“

Mi sono soffermata a pensare e a pensarla proiettandola sulla mia famiglia: la famiglia Vangelista. Queste due paroline scritte nel nostro logo, sotto quella curva un po’ brulla come la nostra collina verde, ci posizionano in quel contesto che rappresenta il nostro progetto.

Abbiamo rischiato per vivere come e dove vogliamo e fatto tanta strada per arrivare fino a qui, abbiamo studiato tanto e continuiamo a farlo per crescere.

Siamo sempre noi, ma con tante idee, pensieri, paure, racchiusi in una cornice che si sta allargando sempre di più.

Nei prossimi giorni sarà in commercio “REA”, una birra artigianale a base di orzo e grano khorasan, fatta con l’acqua del vicino Monte Catria; un prodotto più unico che raro, visto che sarà una delle poche birre artigianali in commercio in Italia a base di grano khorasan.

Non vogliamo, però, essere solo “quelli del farro o dei grani antichi”, ma tanto altro, mantenendo comunque la nostra dimensione e la nostra etica.

Nel 2018, infatti, abbiamo realizzato gli impianti di oliveto e viscioleto, che nei prossimi anni inizieranno a dare i loro primi frutti.

NOJA’ sarà olio d’oliva biologico, nello specifico 5 linee monocultivar da varietà autoctone marchigiane che meglio si adattano al nostro territorio e micro-clima.

NOJA’ sarà anche prodotti a base di visciola, una varietà di ciliegia caratteristica delle nostre zone, utilizzata per confetture, dolci, gelato e vino da dessert.

NOJA’, ora, non è più solo una FAMIGLIA, è un sogno condiviso che si è trasformato in realtà…anzi, in un PROGETTO AGRICOLO.


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