PROVERBIO CONTADINO
“Sotto la neve pane, sotto la pioggia fame” è un proverbio contadino che non conoscevo e mi è piaciuto da subito. Qui si usa frequentemente nel periodo invernale ed è di buon auspicio pensando alle previsioni meteorologiche che ci informano sull’eventuale possibilità di nevicate.
Ma perché sotto la neve pane? Sotto la neve, le piccole piantine di grano e farro, si addormentavano a dicembre e si svegliavano, pronte a ripartire di nuovo, alla fine dell’inverno, con l’arrivo delle prime rondini.
Mentre la pioggia, a volte troppo violenta, affonda, affoga e inghiottisce i semi facendoli marcire a causa di muffe e funghi, la neve, come una coperta, protegge dal gelo e custodisce il seme preservandolo fino all’arrivo della primavera, per poi esplodere in estate e diventare pane.
Inoltre ha anche un effetto purificatore, in tutti i sensi! Già si capisce dal bianco immacolato con cui si mostra. Non a caso i bambini si divertono così tanto nella neve: è il loro ambiente ideale, poiché ancora vicini alla purezza.
Pulisce l’aria da sostanze inquinanti meglio della pioggia, ma è proprio a livello bioenergetico che la neve porta vibrazioni di purezza a cui è difficile sottrarsi. Di purezza ne abbiamo davvero bisogno, soprattutto se si vive in una città molto trafficata.
Riguardo alla natura invece la neve che si accumula sulle montagne rappresenta una delle maggiori riserve d’acqua potabile sia per l’uomo che per gli animali. Una volta depositata funge da coperta, proteggendo dal gelo le specie vegetali e, dato che è ricca d’aria al suo interno, è considerata un materiale isolante.
E poi quale migliore paesaggio da ammirare in inverno se non quello delle vette bianche che brillano con la luce del sole!?!
Insomma tanti benefici anche per la nostra anima.